martedì 13 dicembre 2016

LIGO suggerisce un possibile limite della relatività generale

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
Le onde gravitazionali rilevate da LIGO sono state seguite da "echi". Il fenomeno potrebbe essere casuale, ma potrebbe anche indicare che, contrariamente a quanto previsto dalla relatività generale, il confine di un buco nero è dotato di una struttura. Per dirimere la questione saranno necessarie ulteriori, più sensibili misurazioni...

domenica 13 novembre 2016

Il mistero dei muoni in eccesso

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
L'impatto tra raggi cosmici e atmosfera terrestre produce un numero di particelle elementari chiamate muoni molto più grande del previsto. È possibile che alle energie assai elevate dei raggi cosmici, l'interazione forte, una delle quattro forze fondamentali della natura, si comporti in modo diverso da quello osservato negli acceleratori di particelle terrestri...

lunedì 3 ottobre 2016

Un nuovo test per inflazione e materia oscura

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
Le anisotropie rilevate nella radiazione cosmica di fondo, che rappresenta l'eco del big bang, e la presenza di sorgenti gamma nel cosmo, possono rappresentare un utile test sperimentale per la teoria inflazionaria dell'evoluzione dell'universo e per la sfuggente materia oscura...

lunedì 15 agosto 2016

Nuove Ipotesi e Nuove Ricerche della Missione Fermi sulla Natura della Materia Oscura

by Giulia
La materia oscura – e l’energia oscura – sono attualmente annoverate tra i più grandi rompicapo della scienza. Tuttavia, esperimenti condotti sia a terra che nello spazio hanno permesso di decifrare nuovi indizi, portando gli scienziati a formulare delle teorie innovative, specialmente per quanto riguarda la materia oscura, che interagendo unicamente (o quasi) attraverso la […]

giovedì 11 agosto 2016

L'universo è nato da un grande rimbalzo?

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)


Un nuovo studio teorico riporta in auge la teoria secondo cui l'universo non avrebbe avuto origine da una gigantesca esplosione, come postula la teoria del big bang, ma da un grande rimbalzo, prima del quale è esistito uno spazio-tempo che si contraeva invece di espandersi, come accade oggi. Ma la teoria  è controversa e i suoi detrattori, che sostengono la teoria dell'inflazione secondo cui l'universo si sarebbe espanso esponenzialmente poche frazioni di secondo dopo il big bang, affilano le armi...

giovedì 16 giugno 2016

La seconda volta delle onde gravitazionali

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
Dopo la prima, storica rilevazione diretta di onde gravitazionali di alcuni mesi fa, gli interferometri di LIGO hanno registrato un nuovo segnale. Anche in questo secondo evento le onde gravitazionali sono state prodotte dalla fusione di due buchi neri, meno massicci però rispetto a quelli coinvolti nel primo evento, il che ha permesso di seguire l'evoluzione del segnale per più tempo...

sabato 4 giugno 2016

La relatività generale passa l'esame anche con LIGO

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
La recente rilevazione diretta delle onde gravitazionali ottenuta con gli interferometri della collaborazione LIGO ha dimostrato che queste increspature dello spazio-tempo si producono esattamente secondo le previsioni della teoria generale della relatività di Einstein. Lo dimostra l'analisi della forma del segnale rilevato dallo strumento...

giovedì 21 aprile 2016

Il mistero dell'energia oscura dietro la costante di Hubble

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
Le ultime misurazioni del tasso di espansione dell'Universo, che accelera per effetto dell'energia oscura, mostrano discrepanze che mettono in crisi gli attuali modelli cosmologici. Se non emergeranno errori dalle nuove analisi dei dati occorrerà rivedere uno o più elementi della teoria, riabilitando la costante cosmologica introdotta da Einstein nella teoria della relatività generale, e poi rimossa, oppure ipotizzando che l'energia oscura abbia caratteristiche ancora più strane di quanto si pensa...

giovedì 7 aprile 2016

Osservato un nuovo stato della materia

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
Un esperimento internazionale ha osservato per la prima volta il quantum spin liquid in un materiale bidimensionale, come il grafene. Ipotizzato nel 1973, questo stato della materia potrebbe essere utile allo sviluppo di componenti per computer quantistici...

Un fondo cosmico di onde gravitazionali

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
Tra qualche anno le onde gravitazionali non appariranno più come segnali isolati nei dati raccolti dagli strumenti, ma immerse in un rumore di fondo, dieci volte più intenso di quanto ipotizzato finora. Lo dimostra un calcolo effettuato dai ricercatori della collaborazione LIGO-VIRGO considerando che l'evento di fusione di due buchi neri all'origine della storica misurazione dello scorso settembre potrebbe essere assai comune nell'universo...

giovedì 31 marzo 2016

Tutti i dubbi sulla nuova particella tetraquark

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
I ricercatori dell'esperimendo DZero del FermiLab di Chicago hanno annunciato la scoperta di una nuova combinazione di quattro quark finora non prevista. Manca però un'osservazione diretta della particella, e i fisici dell'esperimento LHCb del CERN di Ginevra non ne hanno trovata traccia nei loro dati...

sabato 26 marzo 2016

INFN: LHCb batte il record di precisione nella misura di alcuni parametri del modello standard

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
Comunicato stampa - C’è molta soddisfazione tra i ricercatori che partecipano all’esperimento LHCb alCERN di Ginevra per i nuovi risultati annunciati alla conferenza Rencontres de Moriond, dedicata alle Electroweak Interactions and Unified Theories, che si è appena conclusa. La Collaborazione LHCb ha, infatti, annunciato due nuovi record di precisione nelle misure di alcuni parametri, che permettono di migliorare la comprensione del Modello Standard, la teoria che descrive le particelle elementari e le forze fondamentali che si esercitano tra di esse. Si tratta di due parametri fondamentali della cosiddetta matrice Cabibbo-Kobayashi-Maskawa (CKM), ottenute dall’analisi di decadimenti dei mesoni B sui dati del Run 1. La componente italiana della Collaborazione, coordinata dall’INFN, ha dato un contributo determinante alle analisi svolte...

domenica 13 marzo 2016

Le costanti della fisica sono davvero costanti?

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
L'universo fisico verrebbe completamente stravolto se due costanti fondamentali come la costante di struttura fine e il rapporto tra la massa del protone e quella dell'elettrone fossero lievemente diverse. Eppure non esiste alcuna legge fisica che prescrive che il loro valore debba rimanere immutabile nel tempo e nello spazio. Fin dagli anni trenta del Novecento, generazioni di fisici si stanno occupando della questione, e l'unica via, oggi come allora, è condurre misure sperimentali in diverse condizioni, specialmente sui segnali che ci arrivano dallo spazio profondo e che possono essere catturati dai telescopi più moderni...

domenica 28 febbraio 2016

Risolto uno dei paradossi della meccanica quantistica

by Sandro Iannaccone
Gatti vivi morti contemporaneamente. Universi paralleliParticelle evanescenti. La meccanica quantistica, la branca della fisica che studia il comportamento e le interazioni delle particelle microscopiche, è una delle teorie più bizzarre controintuitive mai elaborate dall’essere umano. Nella meccanica quantistica, elettroni, fotoni, protoni e simili sono descritti in termini di funzioni d’onda che esprimono la probabilità che un sistema abbia determinate proprietà (per esempio, che una particella si trovi in una certa posizione o abbia una certa velocità); un nuovo studio sperimentale, pubblicato su Science Advances, ha appena dimostrato che, al di sotto di questa nebulosa descrizione probabilistica, le particelle potrebbero esser descritte come palline da biliardo che rotolano e si scontrano su un tavolo. Il lavoro fa “rivivere” una vecchia visione teorica della meccanica quantistica (la cosiddetta “interpretazione bohmiana”)  e aiuta a far luce sul fenomeno che Einstein chiamava “inquietante azione a distanza”, ovvero l’entanglement quantistico.
Lo studio consiste in una nuova versione del famoso esperimento della doppia fenditura, nel quale le particelle di luce, i fotoni, vengono sparati contro una parete con due fenditure, prima di essere rilevati da uno schermo. Per decadi i fisici, certi della validità del principio di indeterminazione di Heisenberg, hanno dato per scontata l’impossibilità di sapere esattamente attraverso quale fenditura il fotone sarebbe passato, prima di colpire lo schermo: ogni tentativo di misura, infatti, disturba il cammino stesso del fotone. Già nel 2011, tuttavia, un gruppo di ricercatori dell’Università di Toronto, in Canada, sembrò riuscire nella missione impossibile di tracciare esattamente le traiettorie dei fotoni, utilizzando una serie di apparati di misura definiti “deboli”, ovvero così gentili da non disturbare la posizione delle particelle in movimento. I risultati, ottenuti con questa tecnica, mostrarono, per le particelle, un comportamento simile a quello di oggetti classici (palline da tennis, proiettili ecc.) , ma “guidate”, come un surfer sulla cresta di un’onda, da quella che viene definita “onda-pilota”.
Sebbene il risultato sembrasse a dir poco sorprendente, non mancarono le critiche da parte della comunità scientifica. Molti fisici, per esempio, sottolinearono l’incapacità dell’esperimento di effettuare buone previsioni qualora i fotoni utilizzati fossero “entanglati”. Vale la pena ricordare brevemente che l’entanglement quantistico è quel fenomeno per cui, quando due particelle sono intimamente connesse, per esempio a seguito di una particolare interazione, ogni misura su una delle due influenza immediatamente anche l’altra, a prescindere da quanto siano distanti le particelle stesse.
I critici in particolare segnalarono che, ripetendo l’esperimento con fotoni entangled, si sarebbe giunti a una contraddizione, come, ad esempio, misurare la traiettoria di un fotone proveniente dalla fenditura superiore, ma rivelare effettivamente il fotone sul detector inferiore, come se provenisse dall’altra fenditura. A questo proposito, coniarono il termine traiettorie surreali, per descrivere questi risultati, alquanto contraddittori. Recentemente, il team guidato da Aephraim Steinberg ha ripetuto l’esperimento, per l’appunto, con fotoni entangled e ha dimostrato come il comportamento surreale sia causato dalla “strana e inquietante” influenza delle altre particelle. Sostanzialmente, due fotoni vengono “entanglati”, poi uno dei due viene inviato ad un normale apparato con doppia fenditura e l’altro, invece, viene fatto passare attraverso un sistema che ne monitora la polarizzazione, ovvero in che piano sta viaggiando l’onda luminosa.
Incredibilmente, la scelta fatta dai fisici sperimentali sulla misura della polarizzazione del secondo fotone, fissa e determina attraverso quale fenditura passa il primo fotone, come se interferire in qualche modo con una particella generi un cambio istantaneo nella direzione dell’altra. Questo comportamento bizzarro fu perfettamente descritto da Einstein come “inquietante azione a distanza”, ed è la prima volta in cui il fenomeno viene osservato in tutto il suo fascino.
I nuovi risultati, comunque, non sconfessano l’interpretazione probabilistica standard della meccanica quantistica, ma, al contempo, sottolineano come l’idea di una onda-pilota sia perfettamente valida. I fisici, adesso, avranno a disposizione un nuovo strumento di comprensione: è infatti molto più semplice visualizzare traiettorie reali, piuttosto che funzioni d’onda e distribuzioni astratte.

venerdì 12 febbraio 2016

Onde gravitazionali, confermata la rilevazione diretta

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
Nel corso di una conferenza stampa in contemporanea ai due lati dell'Atlantico, le collaborazioni LIGO e VIRGO hanno annunciato oggi la prima rilevazione diretta delle onde gravitazionali, previste da Einstein esattamente un secolo fa. Le onde rilevate sono state generate dalla fusione di due buchi neri, osservata contemporaneamente dai due interferometri di LIGO il 14 settembre scorso...

sabato 6 febbraio 2016

Un altro passo in avanti per gli acceleratori a laser-plasma

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
Accoppiando due apparati di piccole dimensioni che spingono fasci di elettroni fino a energie di miliardi di elettronvolt in pochi centimetri, è possibile ottenere un fascio stabile e utile nelle applicazioni sperimentali. Questa soluzione potrebbe essere replicata per collegare in serie centinaia di acceleratori a laser-plasma fino a ottenere una impianto che possa competere per potenza con gli acceleratori di particelle di grandi dimensioni...

lunedì 25 gennaio 2016

La seconda inflazione che spiega la quantità di materia oscura

by repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
Il processo di inflazione, l'espansione rapidissima e violenta dell'universo nei suoi istanti iniziali, ipotizzata per spiegare paradossi della teoria del big bang, potrebbe non essere stato l'unico. Uno studio teorico ha avanzato l'idea di una seconda inflazione, che potrebbe spiegare perché oggi la materia oscura è così diluita nel cosmo. Solo futuri esperimenti nei grandi acceleratori di particelle potranno confermare o smentire questa nuova ipotesi...